Condividi

Sei scafisti condannati. In aula avevano detto di essere stati “costretti”

giovedì 1 Dicembre 2016

“Costretti a fare gli scafisti altrimenti ci avrebbero uccisi”, ma sono stati condannati dal Tribunale di Trapani, ciascuno a una multa di un milione di euro oltre a tre anni, otto mesi e una settimana di carcere per favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. A detta loro sarebbero stati costretti a mettersi al timone dei gommoni altrimenti sarebbero stati ammazzati e lo hanno raccontato ai giudici professandosi innocenti tutti e sei gli scafisti arrestati dalla squadra mobile lo scorso gennaio: sono stati fermati dagli agenti subito dopo essere sbarcati al molo Ronciglio dalla nave battente bandiera norvegese che ha fatto le operazioni di soccorso in mare, la Siem Pilot, insieme a 717 migranti.

Stando alle testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine gli scafisti – l’ivoriano Lamine Fofana, 23 anni, il senegalese Cheikhaya Dieng, 24 anni, i gambiani Bakary Bamba, 24 anni, Cherno Jallow, 22 anni, Omar Sou, 20 anni, e Lamin Jatta, 22 anni – hanno condotto tre gommoni dalla Libia verso l’Europa per quattro giorni prima che iniziassero a imbarcare acqua. Gli extracomunitari sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia e avrebbero raccontato di aver pagato tra i 1000 e i 1500 dinari l’uno (circa 659 – 900 euro) per il viaggio a degli intermediari dell’organizzazione libica dedita alle tratte di esseri umani. Il primo gommone aveva a bordo 110 persone e sarebbe stato condotto da Omar Sou, con Bakary Bamba al ruolo di assistente di rotta. Altri immigrati che hanno riconosciuto Lamine Fofana e Lamin Jatta come conducente ed assistente di rotta del secondo gommone, soccorso con 120 persone a bordo, mentre Cheikaya Dieng e Cherno Jallow sarebbero stati, rispettivamente, conducente ed assistente di rotta del terzo gommone che trasportava circa 130 persone.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.