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Si insedia il nuovo Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo

venerdì 2 Ottobre 2020

Palermo-Il Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Gianluigi Marmora, classe 1973, salernitano, laureato in Giurisprudenza, ha assunto da pochi giorni il comando del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo.

Proveniente dalla 1^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, ha partecipato a numerose operazioni sviluppate negli anni nei confronti della criminalità organizzata mafiosa, vantando diversi riconoscimenti, tra cui Cupola 2.0 (dicembre 2018) in cui venivano arrestati 51 indagati, appartenenti a 6 diversi mandamenti mafiosi palermitani, responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso ed altro, bloccando sul nascere il tentativo di ricostituzione, a seguito della morte di Salvatore Riina e di Bernardo Provenzano, della commissione provinciale mafiosa

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è un reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, fondato il 3 maggio del 1969 con la denominazione Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione – Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. Fin da subito svolge una intensa attività di prevenzione e repressione a tutela del patrimonio culturale italiano.

Dal 2014 in poi, il Comando interviene anche in quelle operazioni internazionali, nei territori di guerra, dove a seguito degli atti illeciti operati dall’ISIS o altri gruppi terroristici che hanno distrutto o messo in pericolo importanti siti del patrimonio culturale.

Attualmente il TPC dei Carabinieri, vanta il più grande database del mondo dove sono raccolti oltre 6 milioni di opere registrate. La Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal TPC per conto del MiBACT è senza dubbio un fiore all’occhiello della nostra Nazione. Fotografie e schede descrittive che vengono consultate da tutte le forze di polizie del mondo. Tra questi, anche la possibilità di compilare una scheda l’Object-ID, una sorta di documento d’identità delle opere d’arte, con le fotografie in proprio possesso, al fine di aumentare le probabilità del ritrovamento in caso di furto.

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