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Si presenta il Palermo calcio a cinque, Mirri presidente onorario

martedì 24 Settembre 2019

Si è tenuta oggi alle 18:30, presso i locali del San Lorenzo Mercato, la presentazione del Palermo calcio a 5, realtà di futsal cittadina. Tanti i curiosi presenti, interessati ed appassionati a questa realtà calcistica.

All’incontro erano presenti il presidente del Palermo calcio a cinque, Salvo Messeri, Dario Chinnici, in rappresentanza del comune di Palermo, e il presidente della SSD Palermo, Dario Mirri, accolto fra gli applausi del numeroso pubblico presente.

Durante la conferenza stampa, il leader del Palermo calcio è stato insignito del titolo di presidente onorario del Palermo calcio a cinque.  La società, che giunge alla quinta stagione con la nuova denominazione, è stata rappresentata dal presidente Messeri, che non ha nascosta una certa emozione di fronte ai numerosi presenti.

Il proprietario del club di futsal ha tenuto a ringraziare il presidente Mirri, facendo notare il cambio di tendenza rispetto alla vecchia proprietà: “Se c’è una cosa che accomuna tutti i presenti è il fatto di essere tifosi del Palermo. Il mercato San Lorenzo è diventato la seconda casa del Palermo grazie al presidente Mirri. La vecchia società era una realtà chiuso e questo ci dispiaceva. Perciò abbiamo deciso di fondare questa realtà. Sapere che c’è oggi un presidente che è custode e che sta realizzando i sogni di noi tifosi ci rende fieri di questa società“.

Lo scorso anno siamo retrocessi in maniera drammatica, con un gol all’ultimo minuto. I ragazzi sono operai, si allenano nei ritagli di tempo. Sono ragazzi che vanno premiati e il top per me è essere qui“, sottolinea il presidente del club di futsal.

Dario Chinnici ha commentato il momento positivo del tifo rosanero: “Mi volevo concentrare sull’aspetto educativa. La presenza di Dario Mirri è importante. Il primo messaggio è stato recepito dalla cittadinanza e si sta trasmettando anche nei quartieri periferici. Il calcio deve aggregare in maniera legale, il calcio è legalità. Bisogna lanciare un messaggio positivo alla società ed è quello che sta facendo il presidente Mirri. Abbiamo visto molto entusiasmo in città, rintracciabile nella campagna abbonamenti“.

Mirri, Palermo calcio a 5
Foto di Giuseppe Bertolino

Dario Mirri ha voluto ricordare l’aspetto sentimentale di uno sport come il calcio: “Le emozioni ci accomunano, è bello emozionarsi. Il progetto è basato sul desiderio di costruire qualcosa. Il fatto di avere pensato a me come presidente onorario mi fa piacere. Quello che posso garantirvi è che questo onore che mi è stato riconosciuto lo condurrò al meglio. Noi sappiamo cos’è l’onore, il rispetto per gli altri. Ecco perchè la legalità, il rispetto delle regole, è proprio quello che voglio fare rispettare come presidente del Palermo calcio e del Palermo calcio a cinque“.

Il presidente della SSD Palermo tira le somme dei suoi primi due mesi di lavoro: “In due mesi abbiamo fatto cose importanti. Il mio ringraziamento va al sindaco Orlando, perchè ha premiato la territorialità. Noi palermitani siamo capaci di fare le cose. Stiamo costruendo delle basi di trasparenza e legalità che sono fondamentali. Sono socio anche del Palermo calcio popolare perchè rappresenta trasparenza, il calcio non può essere in mano a soggetti con finalità speculative. Io rappresento la passione, l’amore delle persone, che non possono essere distrutti da quello che è successo negli ultimi anni“.

Mirri non ha lesinato anche alcune critiche alla vecchia proprietà: “Al di là della categoria non mi sentivo rappresentato. Era proprio un approccio diverso da un punto di vista culturale. Il calcio deve essere ispirato alle radici, all’eredità da dare ai nostri figli. Abbiamo una grande responsabilità sociale. L’iniziativa della targhetta secondo me è utile anche per conoscersi e riconoscersi, per creare delle comunità. Lo stadio è il fatto della domenica, rappresentiamo una comunità“.

Ma l’idea rivoluzione proposta dal leader della SSD Palermo è quella della creazione di una polisportiva virtuale, che condivida la denomazione “Palermo” e i relativi segni sociali. “L’obiettivo è quello di creare una polisportiva virtuale. Secondo me, al di là dello sport, le squadre di Palermo dovrebbero avere lo stesso nome, lo stesso logo, in modo da poter promuovere l’immagine della città e di eventuali sponsor, attraverso iniziative di marketing  e commerciale. Ciò deve nascere dal calcio a 11, che è quello con il maggiore impatto mediatico. Non creiamo sovrastrutture inutili, condividiamo l’idea, la stessa maglia, gli stessi colori, l’appartenenza che si potrebbe sviluppare nel tempo“.

Per la verità l’idea si era già intuita dalle ultime iniziative commerciali, come ad esempio lo scambio di abbonati con la Sicily By Car Palermo basket. Il progetto è vasto ma certamente potrebbe creare un circuito positivo all’interno del tessuto cittadino, come avviene già in altre realtà europee. In questo senso sarà fondamentale il sostegno delle istituzioni e la creazione di una rete che funzioni e che collabori allo stesso obiettivo.

Mirri ha sottolineato anche i ritardi delle cordate interessate all’azionariato popolare: “Vi è solo un soggetto costituito. La paura è che il progetto vada a vuoto e sarebbe una sconfitta per il progetto che ho presentato. Se non ci sono gruppi, vuol dire che del Palermo non gliene frega niente a nessuno. Partecipare vuol dire attivarsi, a parole tutti bravi, ma servono fatti non per problematiche economiche ma per una questione di progettualità. Vi è un appuntamento concreto, a Novembre chi non ha fatto il suo deve farsi un esame di coscienza“.

 

 

 

 

 

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