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Da oggi la Sicilia si tinge di giallo e, secondo le nuove regole del decreto Covid firmato dal premier Draghi, ristoranti, bar, locali e tutte le attività di ristorazione generali aprono al pubblico, consentendo ai clienti di sedere e consumare ai tavoli a pranzo e a cena, purché all’aperto. Dal 1 giugno riapriranno anche al chiuso.
Il passaggio alla zona gialla è, certamente, una boccata d’ossigeno per gli esercenti di attività commerciali reduci da un lungo periodo di sofferenza economica, nella speranza di fare reddito e recuperare, per quanto possibile, con l’arrivo della bella stagione che farà transitare nell’Isola milioni di vacanzieri. Perché, si rammenta, che il turismo produce Pil, è il volano economico per eccellenza, per la ripartenza.
L‘emergenza sanitaria da Coronavirus ha determinato una perdita di fatturato da miliardi di euro, e i problemi non mancano a conferma della chiusura di ditte individuali e piccole imprese in questo periodo così buio, che non ce l’hanno fatta a superare la crisi.
Passeggiando tra le vie principali del cuore di Palermo, è possibile notare l’allestimento dei tavolini fuori dai locali, le passeggiate, i cittadini colgono l’occasione di godersi qualche ora di svago presso il proprio bar preferito. Insomma, cadono le restrizioni, mantenendo comunque alto il livello di responsabilità civica e rispettando i protocolli di sicurezza anti covid.
I ristoratori fanno buona accoglienza della clientela, la ripartenza è ancora lenta, ma le riaperture consentono ai commercianti di riorganizzarsi e di auspicare ottimismo per un settore ormai ridotto allo stremo.
Certo, mantenere il coprifuoco alle 22 potrebbe penalizzare i ristoratori, secondo l’Ufficio Studi, infatti, lo slittamento del coprifuoco alle 23 o alle 24 produrrebbe un beneficio per le casse dei locali, garantendo un importante incremento di volumi di affari per i pubblici esercizi.
Una boccata d’ossigeno non indifferente, ma ancora più importante è la ripresa al più presto dell’attività al chiuso perché ci sono bar e ristoranti sprovvisti di spazi all’aperto.
“Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare e provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto. Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino”, ha commentato sulla sua pagina Facebook Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana.