Da domani i sondaggi non potranno più essere pubblicati, nel frattempo è guerra di numeri e di pronostici, soprattutto in Sicilia dove il 25 settembre la sfida è doppia: Politiche e Regionali.
C’è chi conta sull’effetto trascinamento e c’è chi punta a rovesciare tavoli e previsioni. Ma sui sondaggi già nelle scorse settimane non sono mancate le polemiche, da parte dei candidati alla presidenza Di Paola e De Luca. Quest’ultimo ha anche presentato un esposto. E mentre il sondaggio dell’istituto demoscopico Noto Sondaggi mandato in onda da Porta a Porta assegna lo scettro a Renato Schifani e lascia al quarto posto (dopo Chinnici e Di Paola), Cateno De Luca, è il Corriere della Sera, con un articolo di Nando Pagnoncelli a titolare: “Elezioni in Sicilia: Schifani avanti, sorpresa De Luca”, lasciando aperti tutti i possibili scenari fino al 25 settembre.
Il sondaggista ad di Ipsos Nando Pagnoncelli è l’unico che non dà per scontato il pedissequo effetto trascinamento tra il voto delle Politiche e quello delle Regionali. Non dimentichiamo che De Luca, proprio per fronteggiare l’effetto trascinamento, ha presentato liste e candidati anche per Camera e Senato con il movimento Sud chiama Nord e sta facendo campagna elettorale anche su questo fronte.
Ma andiamo ai numeri del sondaggio.
Pagnoncelli ricorda che in Sicilia “l’elemento di forte differenziazione rispetto alla competizione nazionale è la candidatura di Cateno De Luca che si presenta come indipendente ed è forte del sostegno di numerose liste e di un ampio e crescente sostegno popolare”
Dal grafico si evicne che nelle intenzioni di voto Schifani è in testa con il 28,7%, seguito da De Luca con il 23,5%. Terzo posto per Chinnici (22,1%), seguita da Di Paola (19,5%), Armao (4,6%), e gli altri candidati.
Dagli esiti del sondaggio appare che De Luca gode di una notorietà anche maggiore rispetto all’ex presidente del Senato (l’81% dei siciliani conosce De Luca, almeno per sentito dire, contro il 71% di Schifani). “A questo primato- continua Pagnoncelli- De Luca associa un buon gradimento complessivo, raccogliendo discreti giudizi anche al di fuori del suo elettorato”.
C’è poi l’analisi delle risposte dei siciliani relativamente al voto per le liste, in considerazione del fatto che per le Regionali è possibile il voto disgiunto (ovvero votare un candidato all’Ars ed un candidato alla Presidenza di schieramenti diversi).
Anche in questo caso la sorpresa è Scateno, che è il primo partito con la lista “De Luca sindaco di Sicilia” arriva al 18,7% seguito ad un soffio dal M5S (18,4%). In corsa per il terzo/quarto posto Fratelli d’Italia (15,6%) e Pd (15,5%). Quanto alle coalizioni il centrodestra è complessivamente avanti, con il 33,6%, le liste di De Luca sono 23,7%, il M5S 18,4% il centrosinistra (17,3%). Più staccata la lista di Azione e Italia viva a sostegno di Armao (4,7%).
Infine i pronostici degli elettori sull’esito delle Regionali, o quantomeno su chi sarà il prossimo presidente della Regione. Secondo gli intervistati De Luca sembra essere favorito (dal 22% degli elettori) su Schifani (18%) e Chinnici (8%), mentre solo chance marginali vengono attribuite a Di Paola (ma 1 elettore su 2 ancora non si sbilancia).