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Strada in salita per la spesa dei fondi comunitari. È corsa contro il tempo

sabato 26 Maggio 2018

La corsa contro il tempo, in fondo, non si è mai fermata. Il rischio, concreto, che la Sicilia non raggiunga il target fissato per il 2018 per la spesa dei fondi comunitari continua a essere lo spauracchio contro cui combattere la battaglia per evitare il rischio concreto del disimpegno delle somme. Questo fatto danneggerebbe la nostra regione in termini di risorse economiche, che verrebbero alla fine perse.

In occasione dell’ultimo Comitato di sorveglianza, svoltosi a marzo a Palermo, la situazione si è palesata per quella che è: ”Siamo allo 0.5% della spesa e dobbiamo arrivare a 767 milioni di euro entro 31 dicembre”. Le parole del presidente della Regione Nello Musumeci riassumevano più di mille spiegazioni lo stato dell’arte.

In un contesto dunque sotto pressione va a insediarsi Dario Tornabene, nuovo direttore generale della Programmazione. Toccherà a lui portare avanti la delicata missione dei fondi europei su cui il governo ha puntato per rilanciare gli investimenti e la spesa, ma anche i circuiti di liquidità nell’Isola.

Lo ha deciso la giunta regionale dando corso all’avvicendamento con Vincenzo Falgares che ha guidato le sorti del dipartimento negli ultimi cinque anni e che nell’ultima rotazione dei superburocrati è stato chiamato a occuparsi di Affari extraregionali.

Alcuni mesi fa la giunta aveva avviato un atto di interpello interno per la selezione dei dirigenti responsabili dei dipartimenti Programmazione e Formazione.

Tornabene in passato si è occupato di Cooperazione e Attività produttive. In quest’ultimo settore si è occupato di innovazione tecnologica e politiche per lo sviluppo economico e ‘ad interim’ di interventi in favore dei distretti produttivi e per l’associazionismo delle piccole e medie imprese.

L’ultima casella tra i direttori regionali, a questo punto, rimane quella del vertice amministrativo della Formazione, dal momento che l’attuale direttore Gianni Silvia, andrà in pensione.

In ogni caso se ne riparlerà a fine anno. Il governo, infatti, in considerazione del fatto che il dipartimento è Autorità di gestione del Fondo sociale europeo ha ritenuto di dover prorogare l’incarico dello stesso Silvia fino al 31 dicembre 2018, in modo da perfezionare le operazioni di rendicontazione del programma.

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