L'annuncio lo dà su facebook Pietro Cavallotti, uno degli eredi della famiglia di imprenditori originaria di Belmonte Mezzagno i cui beni furono confiscati nonostante l'assoluzione dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la prescrizione del reato di turbativa d'asta dei tre fratelli Vincenzo, Salvatore Vito e Gaetano Cavallotti.