Dalla consulenza emergerebbero anche gli autori delle falsificazioni, che sono tra gli indagati. In particolare, c’è la conferma della paternità di alcune grafie: quelle degli attuali deputati regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio e degli allora candidati consiglieri comunali Giuseppe Ippolito e Stefano Paradiso, tutti rei confessi, che avevano accettato di rilasciare il saggio grafico.