Il Comune di Palermo informa che il sindaco Orlando ha prorogato anche per sabato 27 e domenica 28 la possibilità di interruzione del transito pedonale e/o veicolare di alcune strade e piazze in caso di assembramenti.
Mentre il Covid-19 continua a diffondersi, approfittando della "libertà" dei cittadini in una Sicilia colorata di giallo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si affretta a correre ai ripari con due ordinanze che confermano il divieto di stazionamento e che puntano a evitare gli assembramenti.
Il Sindaco, Leoluca Orlando, ha emanato due ordinanze anti Covid. La prima individua alcune aree in cui viene disposto il divieto di stazionamento, l'altra dispone, in particolari circostanze, la chiusura di strade e piazze cittadine.
Il Comune di Palermo rende noto che anche con la classificazione della Sicilia da zona Rossa a zona Arancione, l'ordinanza sindacale sul divieto di stazionamento in un'area centrale della città, nonché nelle vicinanze dei plessi scolastici (O.S. 6 del 19 gennaio), è tutt'ora in forza e lo sarà fino al 5 marzo compreso.
Il Comune di Palermo con una nota ha sottolineato che è tuttora in vigore l'ordinanza sindacale n.165 del 12 dicembre scorso che dispone il divieto di stazionamento in centro fino al 15 gennaio 2021. Il sindaco Orlando ha chiesto prudenza alla cittadinanza e alla comunità scolastica.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha emanato una nuova ordinanza che estende per i giorni 21, 22, 28 e 29 novembre dalle ore 5 alle ore 22 il divieto di stazionamento
Siamo partiti dal “fratelli d’Italia” cantato in coro alle ore 18.00 dai nostri balconi, per giungere oggi al vaffa al vicino di casa non appena si affaccia nel balcone accanto al vostro
"La Bellezza è l’espressione armoniosa della diversità rispetto alla realtà". Parla la Prof.ssa Lucrezia Rubini, membro dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna
il caso di eventi di trombosi (seppur rarissimi), verificatasi in soggetti che avevano avuto somministrata la
prima dose di vaccino contro il virus SARS-CoV2 nelle settimane precedenti, ha determinato un grande
clamore mediatico.
Il racconto della storia della propria città attraverso la toponomastica urbana è un genere letterario che, soprattutto nel dopoguerra, ha avuto una certa fortuna
Chiamiamo le cose con il loro nome. Quella di Draghi è stata una gaffe. Sì, definire Erdogan un dittatore può essere qualcosa che ci può far piacere ma da un punto di vista di relazioni internazionali è un errore.
L’Augurio che sicuramente in cuor loro i siciliani si fanno, in occasione di queste festività, è che questa sia l’ultima Pasqua da reclusi e che la prossima si potrà finalmente passeggiare liberamente, ritrovando il gusto dello stare insieme, di rafforzare sentimenti di amicizia, di socialità e di solidarietà
Gli eventi di queste ultime settimane sono l’esempio, qualora ne avessimo ancora bisogno, di schizofrenia mediatica e di MEDICINA BASATA SULLE EMOZIONI. Con questo articolo ritengo utile diffondere nella popolazione generale un po’ di cultura epidemiologica per aiutare a capire quello che sta succedendo.
Scendeva il crepuscolo mentre l’aereo si accingeva ad atterrare a Punta Raisi. La costa fra Carini e Capo Rama appariva già punteggiata dalle luci dei paesi e delle innumerevoli abitazioni che la costellano e che si riflettevano sempre di più nella cerchia dei monti, man mano che la luce del sole tendeva a scomparire.
Non so se qualcuno di voi conosce il modo di dire secondo cui “un uomo deve lasciare profumo dietro di sé”. Non si fa riferimento alla nauseabonda scia di profumo che accompagna il passaggio di chi ha la cattiva abitudine di mettere troppo profumo
Non so a voi, ma a me Totò Lentini fa simpatia. Tutti lo additano come un politico che cambia casacca molto facilmente perché in questa legislatura dell’Ars ha cambiato solo quattro gruppi parlamentari: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Ora Sicilia e Autonomisti
Il 18 Novembre 2017 nasceva il 59° governo della Regione Siciliana con Presidente Nello Musumeci. E noi in Sicilia che facciamo? Parliamo di rimpasto o “piccolo ritocco”?
Il 14 aprile 1865, Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, fu assassinato raggiunto da un proiettile calibro 44 sparatogli alla testa da un sicario. fu ucciso mentre, dal palco presidenziale, assisteva alla commedia musicale Our American Cousin
Distraiamoci un po’ dal coronavirus e cambiamo argomento guardando ad una prospettiva diversa. Parliamo di quanto gli scienziati abbiano lottato e continuino a lottare per comunicare efficacemente le loro ricerche al pubblico.