Secondo la Procura, l'imputato farebbe parte di un gruppo armato affiliato all'Isis di matrice integralista islamica. Il suo legale sostiene, invece, che sia partito dalla Siria, con i genitori, la sorella, il cognato e un nipotino, tre anni prima e che un presunto "passaporto dell'Isis" trovato in uno dei 7 cellulari sequestrati al 21enne sia un falso.