L'incidenza è rimasta quella "pesante" dei 120 dollari al barile, e di riflesso i consumatori si sono dovuti accollare costi più esorbitanti per le tratte percorse. Morale della favola: un biglietto che oggi costa 100 euro, per i vertici Uftaa, potrebbe ed anzi dovrebbe costare al malcapitato di turno il 50% in meno