Nel 1999 avevano fra i 5 e i 15 anni. Dall'Ucraina arrivavano in Sicilia per i cosiddetti "soggiorni della salute". Oggi, quei bambini di Chernobyl, sono soldati, profughi in fuga dalle bombe e le loro storie tornano a intrecciarsi con quelle delle famiglie che, a loro tempo, li ospitarono.