“I matematici direbbero come volevasi dimostrare. Il Consiglio dei ministri ha infatti impugnato il taglio beffa che nei mesi scorsi è stato inscenato in Assemblea regionale. Qualche arrogantello a Sala d’Ercole si era addirittura vantato per quella che di fatto da una vittoria di Pirro, si e’ rivelata una disfatta di Caporetto“. Lo dice il deputato regionale Vincenzo Figuccia dell’Udc commentando l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale da parte del governo nazionale del mini taglio dei vitalizi della Regione siciliana.
“Non ci voleva certo un economista per evidenziare come una limatura cosi’ supina su quelli che sono diventati veri e propri privilegi medievali, avrebbe incontrato il disappunto di Roma – sostiene – Se la casta, con il compiacimento del Pd, pensava di aver tutelato se’ stessa con una sforbiciata light, adesso è bene che si proceda celermente ad una revisione di quanto stabilito per portare un taglio da prefisso telefonico ad un taglio serio e corposo“.
“La Sicilia, non dimentichiamolo, rischia ancora una decurtazione pari a 70 milioni di euro di trasferimenti dallo Stato che rappresenterebbero somme vitali da rendere in servizi ai Siciliani – conclude – Un fatto che sarebbe di una gravita’ senza precedenti. Pertanto continuo a chiedere la responsabilità di tutti e che si apportino immediatamente i necessari correttivi alla norma“.