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Tangenti Anas, perquisizioni alla Regione: indagata l’ex assessore e vicecommissario dell’Udc Ester Bonafede

mercoledì 19 Aprile 2017

Perquisizioni dei carabinieri del Ros negli uffici dell’assessorato al Turismo della Regione siciliana nell’ambito dell’inchiesta per corruzione della procura di Firenze su tangenti pagate per lavori Anas in varie regioni.

Tra gli indagati ci sono anche un ex assessore regionale, un funzionario della Regione Sicilia e un avvocato di Palermo. 

L’ex assessore regionale siciliano indagato dai pm di Firenze sarebbe Ester Bonafede, già titolare degli assessorati al Lavoro e alla Famiglia e attuale vicecommissario regionale dell’Udc. L’indagine a suo carico, però non riguarderebbe gli appalti, ma presunti illeciti in finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico. Nell’inchiesta risulterebbe coinvolto anche il marito, l‘ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo, poi eletto sindaco di Terrasini nelle liste dell’Udc, attualmente avvocato. Bonafede, che svolge la professione di architetto, non sarebbe coinvolta in quanto ex assessore regionale – peraltro nella Giunta Crocetta aveva la delega alla Famiglia e agli Enti locali -, ma come tecnico. Indagata anche la funzionaria regionale dell’assessorato al Turismo Anna Maria Spanò.

La tranche siciliana dell’inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti Anas ruoterebbe attorno alla realizzazione di un Albergo diffuso a Sambuca di Sicilia (Agrigento). I lavori riguardano la ristrutturazione di una trentina di immobili nel centro storico del paese da parte di un imprenditore del settore turistico, per un importo complessivo di circa quattro milioni di euro cofinanziato al 50% con Fondi Europei. L’architetto Ester Bonafede è il direttore dei lavori.

A proposito di Ester Bonafede, il leader dell’Udc Lorenzo Cesa le ha affidato l’incarico di vicecommissario dopo l’uscita dal partito dell’ex presidente Gianpiero D’Alia e dei deputati regionali del gruppo parlamentare dell’Ars transitati nei ‘Centristi per l’Europa’, tranne l’ex capogruppo Mimmo Turano che ha deciso di rientrare nell’Udc.

Bonafede è stata tra i protagonisti dell’accordo raggiunto da Forza Italia e dai ‘cuffariani’ di Cantiere popolare con Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di Palermo, sostenuto, oltre che dai partiti del centrodestra, dal movimento dei ‘Coraggiosi’ e da ex Pd. Bonafede è stata anche assessore con delega alla Famiglia in due giunte di Rosario Crocetta, ne è uscita definitivamente dopo la formazione del governo politico. Quando era assessore fu al centro di polemiche per il doppio incarico in quanto responsabile dell’orchestra sinfonica siciliana che dovette abbandonare e per via di alcune dichiarazioni sull’indennità che riteneva troppo bassa rispetto all’impegno che ricopriva in giunta.

Nell’ambito della stessa inchiesta, otto imprenditori sono finiti stamani agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito delle procedure di assegnazione di appalti e commesse del compartimento Anas.

I reati contestati sarebbero quelli di associazione a delinquere, corruzione ed estorsione. Le perquisizioni sono state eseguite in Sicilia, Lombardia, Abruzzo e a Roma.

Gli arresti, in esecuzione di misura di custodia cautelare disposta dal gip di Firenze, sono stati eseguiti dalle sezioni di polizia giudiziaria dei carabinieri forestali e della Polstrada. Gli imprenditori finiti ai domiciliari avrebbero agito con la complicità di due pubblici ufficiali dell’Anas, sottoposti a misura cautelare nell’ambito della prima tranche dell’indagine.

Secondo quanto spiegato, le perquisizioni in corso da parte del Ros, riguardano in particolare l’attività e la gestione di una delle imprese interessate agli appalti, amministrata in passato da uno degli imprenditori arrestati e perquisita nella prima fase dell’indagine. Nel 2015 la ditta risulta essersi aggiudicata appalti indetti dal compartimento Anas di Firenze per oltre 5 milioni di euro. Amministratore di fatto, spiegano gli investigatori, era un altro degli arrestati, che avrebbe agito d’intesa con un avvocato palermitano.

Questi ultimi, insieme con l’ex assessore regionale e il funzionario della Regione Sicilia, risultano indagati in relazione a finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico.

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