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Torna a Palermo “Sherbeth”, festival del gelato artigianale [il programma]

venerdì 31 Agosto 2018

Il centro storico di Palermo tornerà a trasformarsi in un grandioso villaggio del gusto dedicato al gelato artigianale di qualità. Torna a fine settembre Sherbeth, la decima edizione del festival internazionale del gelato artigianale che si conferma il più partecipato al mondo, con oltre trecentomila partecipanti nei quattro giorni di eventi e degustazioni.

Quest’ anno Sherbeth, ritorna nel centro storico dal 27 al 30 settembre tra via Maqueda, corso Vittorio e piazza Verdi.  L’evento è organizzato da Admeridiem, con la direzione tecnica dei maestri gelatieri Antonio Cappadonia e Giovanna Musumeci.

L’ appuntamento con il pubblico dei golosi, stampa ed addetti ai lavori è per giovedì 27 agosto alle 18.30 con l’inaugurazione ufficiale dell’evento, inserito nel programma di Palermo Capitale della Cultura italiana 2018, e con la partecipazione di numerosi giornalisti di testate nazionali e internazionali.

Domenica sera alle 22.00 il festival si concluderà con il concorso che vedrà in gara i cinquanta maestri gelatieri selezionati per l’assegnazione del trofeo dedicato al padre storico ed ambasciatore del sorbetto in Europa, il siciliano Francesco Procopio Cutò, fondatore dello storico CafèProcope di Parigi.

Il programma è per questa decima edizione ancora più ricco, spiegano gli organizzatori di Admeridiem, che sottolineano come Sherbeth sia diventato negli anni il più importante appuntamento internazionale del settore del gelato. Quattro giorni di cooking show, laboratori aperti al pubblico, talk culturali, presentazioni di libri, attività a tema per i bambini con giochi passeggiate ed itinerari per scoprire gusti e sapori, tour d’ arte nel centro storico e spettacoli serali.

Attorno al tema del gelato artigianale, prodotto con ingredienti di altissima qualità, minimo contenuto di zuccheri e di grassi ed esclusivamente addensanti naturali, si cimenteranno i migliori maestri gelatieri provenienti da tutto il mondo, incluso il Giappone, che si era già aggiudicato il trofeo 2017. Sarà l’occasione per scoprire i gusti innovativi e le proposte provenienti da molto lontano, dal Messico, Stati Uniti, centro Europa, isole Cayman, Bolivia e Brasile.

Un grandioso laboratorio, diretto da Arnaldo Conforto e Ruben Pili, lavorerà no stop per produrre centinaia di migliaia di gelati, che saranno degustati e valutati dalla giuria del festival presieduta da esperti nazionali del settore.  Due infatti sono i concorsi previsti: il trofeo Procopio Cutò, affidato alla giuria di esperti gelatieri e giornalisti, che sceglieranno il gelato migliore come metodologia di preparazione e qualità, ed il concorso popolare, che attraverso il sito vedrà votato il gusto preferito dal grande pubblico.

Main sponsor si conferma l’azienda italiana di componentistica Bravo, azienda italiana produttrice di macchine per gelateria, pasticceria e cioccolato, leader di settore” che curerà numerosi momenti della manifestazione.

SAPORI DAL MONDO–  Ecco alcune curiosità. Tre maestri giapponesi in gara proporranno il gusto di nocciola abbinato alle fave di tonka e il gelato al fiore di ciliegio e cioccolata bianca.

Non meno interessanti i siciliani in concorso:otto gelaterie che puntano sul gusto classico ed intramontabile, l’eccellenza che ha reso famoso il gelato isolano nel mondo. Le granite ed i gelati di frutta stagionale, fichi, carruba, pistacchio di Bronte, cioccolato di Modica, con qualche novità nel salato, incluso con l’abbinamento di pomodoro e basilico.  I gelati pugliesi si dividono tra la tradizionale mandorla, ed il gelato al melograno e profumi di lime e zenzero. La Sardegna punta ai profumi dell’elicriso.

Tra i gusti dei maestri gelatieri del Centro-nord Italia, fioccano le novità: lamponi e caprino dal Lazio, pere e grappa o mosto d’ uva dall’ Emilia, la castagna ed il cioccolato del Trentino, la Toscana che proporrà un caffè bianco e mandorla, la Lombardia con insolito cioccolato, lime e sale.

Ma le vere novità vengono dall’estero. Si tratta spesso di maestri gelatieri di origini italiane, che hanno operato fusioni nei gusti locali. Dalla Bolivia un dulce de leche, dalle isole Cayman un gelato all’infuso di Ibisco con miele e succo d’ arancia, dal Messico, dagli Usa, un maple a base di noci pecan tostate.

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