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Torna Le Vie dei Tesori, cinque weekend per andare alla scoperta di oltre cento monumenti [VIDEO]

martedì 19 Settembre 2017

110 luoghi aperti alle visite guidate, 110 tour urbani a tema, un itinerario contemporaneo che per la prima volta crea una rete tra le gallerie private e gli atelier della città. E ancora, mostre, spettacoli, incontri d’autore, concerti in luoghi inediti in collaborazione con Piano City, e un Festival Kids, dedicato ai più piccoli. Ritorna Le Vie dei Tesori, e per cinque weekend Palermo diventa un grande, unico, affascinante museo diffuso. Dopo aver ricevuto a Roma, al MIBACT, l’apprezzamento del ministro Dario Franceschini, il festival è pronto a varare la sua undicesima edizione che quest’anno ha avuto un prologo: per due weekend, Agrigento, Caltanissetta, Messina e Siracusa aprono i loro luoghi inediti e segreti. Il primo fine settimana si è già svolto, con numeri entusiasmanti, con un picco a Siracusa dove si sono avuti più di 5 mila visitatori in 29 siti, e ha riaperto le porte il Carcere Borbonico chiuso da oltre vent’anni. E il prossimo weekend si replica.

Dal 29 settembre al 29 ottobre, per 5 weekend tocca invece a Palermo, dove Le Vie dei Tesori è una realtà attesa: il format delle visite guidate (da quest’anno anche per non udenti e non vedenti) permette di scoprire e approfondire la storia dei siti, molti dei quali inediti, chiusi al pubblico, a volte semplicemente dimenticati. Quest’anno il Comune ha predisposto in questi cinque weekend, la chiusura dell’intero Cassaro: corso Vittorio Emanuele diventerà un’enorme area pedonale dove palermitani e turisti potranno circolare liberamente a piedi, scoprendo angoli, monumenti, palazzi, chiese, oratori.

Palazzo delle Poste
Palazzo delle Poste

Oggi la presentazione con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; l’assessore alla Cultura del Comune Andrea Cusumano; il dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali della Regione Maria Elena Volpes; il direttore dei beni culturali della Curia, padre Giuseppe Bucaro; il direttore del Sistema museale dell’Università degli Studi di Palermo (Simua) Paolo Inglese; il presidente della Fondazione Unesco Sicilia Aurelio Angelini; il responsabile del progetto di alternanza scuola-lavoro per l’Ufficio scolastico regionale, Margherita Carastro; il presidente del Festival Le Vie dei Tesori Laura Anello; il presidente dell’associazione Amici dei Musei siciliani, Bernardo Tortorici di Raffadali; l’amministratore delegato di Viaggi dell’Elefante, Enrico Ducrot; il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone; il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti; i rappresentanti di Poste Italiane, main partner della manifestazione. Con loro i curatori delle sezioni del Festival, i responsabili del progetto KIDS, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni coinvolte, gli sponsor della manifestazione.

“Le Vie dei Tesori” ha il merito di valorizzare il patrimonio di bellezze storico artistiche diffuse sul territorio siciliano – ha detto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in occasione delle presentazione romana del Festival -. Sono certo che un’offerta culturale di qualità, come questa, renderà Palermo e la Sicilia ancora più attrattive agli occhi del mondo mettendole al centro di un progetto turistico più ampio, anche in vista di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018”.

Palazzo Zingone Trabia

Ed ecco dunque il Festival, con i suoi 110 luoghi aperti alle visite (11 su prenotazione), a cui si aggiungono i 9 monumenti del sito seriale UNESCO che nell’ultimo weekend di ottobre saranno protagonisti di una Notte Bianca gratuita, replicando così l’appuntamento che l’hanno scorso ha avuto più di 56 mila visitatori. Saranno organizzate 110 passeggiate o tour urbani, guidati da storici, botanici, urbanisti, accademici e un percorso dedicato al cinema con visite sui luoghi della città che sono stati set, dal “Gattopardo” a Ciprì e Maresco. Un “Itinerario contemporaneo”, curato da Paola Nicita, che aprirà gallerie private e atelier d’artista, creando una rete che ricorda da vicino il mese dell’arte di Parigi. Una serie di concerti in luoghi non convenzionali, in collaborazione con Piano City; e ancora, incontri d’autore e due spettacoli teatrali, con protagoniste due donne di spettacolo, Miriam Palma (“Teatro il canto del finito e dell’infinito”, il 6 e 7 ottobre alle 18,30 all’Oratorio di San Mercurio) e Lina Prosa, con “Troiane. Variazione con barca”, con Emanuela Muni e il coro Migrateatro, il 13 e 14 ottobre, alle 21 al Museo archeologico Salinas. Con San Lorenzo Mercato si rinnovano i weekend di scoperta dei prodotti del territorio, e a questa esperienza di gusto e di olfatto si legano anche due dei siti inediti, la storica fabbrica di Anice Tutone e il Museo del caffè di Morettino, che hanno ambedue recuperato la memoria fattiva di imprese cittadine. KSM si occuperà invece della sicurezza.

“Da piccola manifestazione locale, Le Vie dei Tesori è divenuta negli anni un vero e proprio evento culturale di dimensione nazionale – sottolinea il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. Un evento che collega luoghi fisici, epoche storiche e soprattutto culture diverse. Evento che è divenuto uno fra i principali momenti del calendario culturale di Palermo e ora dell’intera Sicilia, accogliendo decine di migliaia di visitatori e turisti, divenendo esso stesso motivo e stimolo per migliaia di cittadini a riscoprire le proprie città e i propri territori. Tutto questo è possibile grazie ad un infaticabile gruppo di appassionati e innamorati della cultura e del bello che hanno costruito un’importante sinergia con le istituzioni pubbliche e private”.

Villino Florio

La Sicilia si mette in mostra: a iniziare dal suo capoluogo dove, a ogni nuova edizione, si aggiungono siti che avviano racconti. Quest’anno, spigolando tra 110 luoghi, salta agli occhi un castello normanno dimenticato come l’Uscibene; la grotta miracolosa dell’Acquasanta e la villa nobiliare tanto amata dallo Zar Nicola I da volerne riprodurre un salotto a San Pietroburgo; il Palazzo delle Poste, vero piccolo “museo futurista” con le tele di Benedetta Cappa Marinetti e la sede storica della Banca d’Italia; la Casina Cinese, debito pagato al gusto per l’esotico del Regno delle Due Sicilie; l’archivio storico con il documento cartaceo più antico d’Europa; le sorgenti del Gabriele e le “camere dello scirocco” dove i nobili sfuggivano all’afa; i qanat, cunicoli arabi, le catacombe paleocristiane che corrono nelle viscere della città, l’unico Miqveh, il bagno ebraico, e l’Oratorio del Sabato che diventerà la nuova Sinagoga; le cappelle dimenticate o gli oratori serpottiani, veri pizzi e merletti in stucco; e ancora, le ville e i palazzi nobiliari, ancora con gli arredi originali, che raccontano una Palermo Felicissima al passo con le corti europee. Entrano nella rete de Le Vie dei Tesori, anche i tre teatri principali della città e strutture museali istituzionali consolidate come l’Abatellis, la GAM che apre i suoi depositi, RISO, Palazzo Mirto (il suo salottino è stato restaurato dal festival) e Palazzo Sant’Elia. Un’occhiata va gettata anche alle altre quattro province, dove aprono le porte, oltre al Carcere Borbonico di Siracusa, le chiese nascoste e i fortini a guardia dell’antica Messina, i percorsi ipogei e l’appena scoperto Teatro ellenistico nella Valle dei Templi di Agrigento, fino all’azienda dell’amaro Averna di Caltanissetta.

“Questo è il risultato dell’impegno di un gruppo di giornalisti e di operatori culturali palermitani – dice Laura Anello – alcuni dei quali tornati nell’Isola dopo esperienze di studio e di lavoro fuori, decisi a vivere il loro impegno di cittadini in modo attivo, e di contribuire a quella messa a sistema del patrimonio culturale, materiale e immateriale, che costituisce un grandissimo valore per la Sicilia. Un piccolo miracolo che si ripete ogni anno. La manifestazione di Palermo, a parte qualche piccolo supporto pubblico, si sostiene con il contributo dei visitatori e con l’intervento di partner e sponsor. Ma l’anno scorso il Festival a Palermo ha prodotto una ricaduta di ricchezza turistica di oltre due milioni e mezzo di euro. Adesso, grazie all’accordo con I Viaggi dell’Elefante, ci sarà un’attività di promozione turistica strutturata sul mercato nazionale e internazionale, un volano straordinario per la Sicilia”.

Chiesa Minore della Cappella Palatina

Un occhio dedicato ai bambini che quest’anno avranno il loro “festival KIDS” grazie alla collaborazione di Babyplanner.it: tre gazebo nelle piazze Politeama, Massimo e Bellini, dove saranno proposti laboratori e attività durante tutto il mese di ottobre. Nelle mattine dei giorni feriali, porte aperte alle scuole, dalle 9 alle 13, da venerdì 29 settembre a venerdì 27 ottobre. Nei sabato e domenica del Festival, dalle 10 alle 20, accoglienza per tutti.

I concerti di Piano City. Come spiegano il sovrintendente Giambrone e il direttore artistico di PianoCity Milano Ricciarda Belgiojoso, “Piano City è una grande manifestazione dedicata al pianoforte che da sei anni trasforma Milano in un palcoscenico: adesso approda a Palermo per un’edizione tutta da scoprire. Pianoforti risuoneranno in ogni dove, nei luoghi simbolo della città normanna, spagnola e barocca come nei palazzi storici più suggestivi e nelle piazze, dalla Kalsa all’Albergheria, dalla Cala allo Zen, nei nuovi spazi dedicati alle arti fino al mare di Mondello”. In collaborazione con Le Vie dei Tesori, Piano City arriverà anche in due luoghi del Festival, per un programma tutto classico: l’Orto Botanico, con una serie di concerti tra alberi secolari e piante tropicali, e Palazzo Mirto, dove sarà suonato eccezionalmente il pianoforte a coda del 1858 della famosa fabbrica Pleyel di Parigi, simile agli strumenti prediletti e suonati da Chopin.

Il Festival mette in rete cinquanta tra istituzioni e associazioni siciliane, tra cui i Comuni, le Soprintendenze, le Diocesi, le Università, la Fondazione Unesco Sicilia. Tutti mettono a disposizione i loro beni (in gran parte di solito chiusi) per aprirli alle visite guidate e agli eventi. Un coupon da 10 euro “vale” 10 visite, un coupon da 5 euro consente di farne 4, un coupon da 2 euro serve per 1 visita singola. Non sono personali e possono essere utilizzati da gruppi e familiari. Quest’anno c’è anche una card che consente di visitare tutti i luoghi in Sicilia e che sarà promossa sui treni siciliani, grazie a un accordo con Trenitalia che riserva uno sconto a chi decide di viaggiare verso Palermo, Messina e Siracusa tra il 12 settembre e il 29 ottobre.

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