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Torrenti a Taormina, Castelmola e Giardini: grido d’allarme dei residenti

martedì 6 Novembre 2018

Il torrente San Giovanni, il Sirina e il Santa Venera fanno paura ai residenti di Taormina, Castelmola e Giardini Naxos. Guardiamo tutti il cielo pregando che la sciagura non si abbatta con pioggia violenta e copiosa in queste zone. Tutti questi torrenti sono nel più completo stato di abbandono”. Il drammatico appello ad un intervento di svuotamento e messa in sicurezza dei torrenti arriva dal Comitato Amici delle Contrade, che chiede una svolta immediata a tutela dei residenti delle aree periferiche minacciate da corsi d’acqua che sono ormai diventati delle autentiche “bombe ecologiche”.

“Il Comitato “Amici delle Contrade” – spiega il presidente Cesare Strazzeri – esprime la più profonda solidarietà per la sciagura che ha colpito le zone del palermitano. Purtroppo queste enorme disgrazia fa riaffiorare in noi, che viviamo in un territorio molto fragile quale quello dei Comuni di Castelmola, Giardini e Taormina, la preoccupazione, che ormai è divenuta nostra compagna, per la situazione pericolosissima dei nostri torrenti. Il San Giovanni, il Sirina e il Santa Venera fanno paura ma quanto ancora dovremo affidarci alle preghiere? Per quanto ancora dovremo aspettare interventi peraltro già programmati? Ci arrivano notizie che il Genio Civile di Messina ha già un finanziamento pronto per la pulizia del Santa Venera. E’ vero? Se la risposta è si, allora perché non si provvede immediatamente alla pulizia di questo torrente che ogni volta che piove lascia isolate una decina di famiglie e che se ci fosse un’allerta rossa potrebbe inondare la frazione di Trappitello?”.

“Le dichiarazioni del presidente Musumeci – continua Strazzeri – in tal senso ci rincuorano, ma non ci bastano assolutamente. È da molti anni che a vari enti manifestiamo la nostra grande preoccupazione per questi torrenti. È ancora vivo il ricordo della passata alluvione che ha colpito Giardini Naxos per l’esondazione del torrente San Giovanni in quel caso solo per un caso non si è verificata l’ennesima tragedia, ma quante persone però hanno avuto danni ad attività, a mezzi privati, alle proprie abitazioni. Il Sirina in una delle ultime piene ha isolato una cinquantina di famiglie, lambisce strade ed abitazioni creando apprensione in anziani e bambini. Non è accettabile questo immobilismo assoluto e noi come persone e come associazione non smetteremo di denunciare il totale abbandono di questi torrenti che sono ricolmi di detriti e canneti che potrebbero veramente creare enormi danni”.

Preferiamo urlare adesso, ma non piangere domani. Comuni, Provincia, Genio Civile, Prefetto, Regione – conclude Strazzeri -, tutti sanno benissimo la situazione precaria e gravissima di questi torrenti eppure nessuno agisce,molti parlano di prevenzione, ma ci rendiamo sempre più conto che parlare spesso o forse mai coincide con una seria e immediata presa di coscienza della pericolosità di alcune situazioni. Il Comitato continuerà a chiedere la massima attenzione su questo territorio che vive dei pericoli giornalieri e immani”.

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