I carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale stanno eseguendo 12 misure cautelari emesse dal Gip di Crotone e 35 perquisizioni, con contestuale notifica di avvisi di garanzia, nelle città calabresi di Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza oltre a Catania e al capoluogo dell’Emilia Romagan Reggio Emilia, nei confronti di un’organizzazione di trafficanti di reperti archeologici. Ci sarebbero giudici di pace, avvocati, medici, farmacisti tra gli indagati nell’operazione denominata “Tempio di Hera“, dal nome di Hera Lacinia, la dea moglie di Zeus cui è intitolato il parco archeologico di Capo Colonna dove l’organizzazione di tombaroli avrebbe reperito i reperti oggetto del traffico illegale.
Secondo quanto si è appreso, inoltre, da fonti investigative, lo “stimato accademico” che è tra le persone arrestate è un docente crotonese di materie letterarie con la passione dell’archeologia, Pasquale Attianese, di 70 anni.
Il giro di affari della struttura è di alcuni milioni di euro; i “tombaroli” si rifornivano sistematicamente, secondo quanto riferiscono i militari, dal sito archeologico di “Capo Colonna” a Crotone. Sono state sequestrate, inoltre, preziose collezioni con numerosi reperti archeologici di notevole interesse storico-artistico ed elevato valore economico.