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Ucraina, situazione sempre più drammatica per gli animali

lunedì 7 Marzo 2022
Bagnato: «Ogni giorno monitoriamo la situazione insieme alle associazioni locali. Informeremo sulle possibilità di aiuto alternative all’invio di denaro non appena la situazione in Ucraina dovesse stabilizzarsi».

L’Oipa International (Organizzazione internazionale protezione animali) ha mandato i primi aiuti economici all’associazione Sava’s Safe Haven (Romania), attiva al confine nell’accoglienza dei profughi ucraini con animali al seguito. Altri bonifici arriveranno alle altre leghe-membro in Ucraina e nei Paesi confinanti che stanno soccorrendo gli animali.«Ringraziamo di cuore tutte le persone che ci stanno mandando aiuti in questa tragedia che colpisce gravemente anche gli animali, con o senza famiglia», dichiara Valentina Bagnato, responsabile Relazioni internazionali di Oipa International. «Ogni giorno monitoriamo la situazione insieme alle associazioni locali. Sarà nostra cura informare su possibilità di aiuto alternative all’invio di denaro, come stalli, adozioni, invio di cibo e altri materiali in Ucraina non appena la situazione dovesse stabilizzarsi».

Di seguito alcuni aggiornamenti che arrivano a Oipa International da alcune associazioni che ne fanno parte e dalla direttrice del canile municipale di Kiev, Natasha Mazur.

Happy Paw/Rifugio Best Friends: ieri l’associazione aveva annunciato notizia, confermata dallo stesso rifugio “Best Friends” a Makariv, che il rifugio era stato colpito da un ordigno esplosivo. Oggi lo stesso rifugio comunica che tutte le persone operanti all’interno sono vive così come gli animali. La prontezza dei volontari è stata quella di aprire i box, così da fare uscire gli animali mentre era in corso l’incendio. In questo modo li hanno salvati. Fortunatamente nessun cane o gatto è morto, anche se alcuni per il terrore sono scappati all’esterno, purtroppo. I danni al rifugio sono numerosi: box bruciati, porte e finestre rotte, una situazione pessima anche perché ricostruire al momento è impossibile. Gli animali rimasti sono molto stressati e agitati. I volontari dal rifugio ancora dentro non intendono abbandonare gli animali anche se i bombardamenti sono ancora in corso nelle aree vicine.

Sava’s Safe Haven: l’associazione ci comunica che ieri è stata colpita una città ucraina vicinissima al confine e non molto distante da Galati (che è la città in Romania sede del rifugio dell’associazione). I veterinari di Galati si sono messi in contatto con tutti i rifugi della zona per riuscire ad accogliere tutti gli animali che stanno arrivando. Ieri ne hanno recuperati 18, ma avendo il rifugio pieno stanno cercando di acquistare una struttura container provvisoria che possa accoglierne almeno una trentina. Oggi i volontari si trovano alla dogana di Isaccea per portare aiuti umanitari e aiuti agli animali di tutti quelli che stanno arrivando (coperte, cibo, trasportini, traversine). Anche loro ricordano che l’ingresso nel Paese è impossibile e chi esce e si ritrova in Romania prima di trovare i primi aiuti deve comunque percorrere molti chilometri.

KSPA Lucky Strand: oggi i volontari sono riusciti a consegnare cibo per animali utilizzando un bus turistico che è partito dalla città di L’viv ed è arrivato a Kiev.

Natasha Mazur: la direttrice del canile municipale di Kiev, medico veterinario, giorno per giorno si sta spostando con il suo team nelle varie cliniche per dare soccorso e assistenza più animali possibile. Sta cercando di recuperare cibo da negozi di animali che hanno ancora rifornimenti. Oggi per il secondo giorno consecutivo non sono riusciti a raggiungere il rifugio di Borodianets, ma conferma che gli animali stanno bene, così come quelli nei distretti di Desnyansky e Podilskiy.

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