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Una storia di rilancio nel mondo degli Ipab mentre all’Ars arrivano due testi di riforma

giovedì 2 Agosto 2018
lavoratori ipab ruffini

Mentre la crisi degli Ipab (istituti per la beneficenza e assistenza) in Sicilia continua a macinare i numeri di una crisi che somiglia sempre più a un coma irreversibile e gli enti appaiono privi della possibilità di reagire, senza uscire dal baratro in cui sono piombati negli ultimi anni, l’Ars sta per mettere mano, in tempi più o meno coincidenti, a due disegni di legge di riordino del settore.

Uno, quello già anticipato da IlSicilia.it nei giorni scorsi firmato da Roberto Di Mauro e Angela Foti e un altro invece a cui sta lavorando più organicamente la maggioranza di centrodestra.

Oggi in Sicilia ci sono 134 Ipab suddivise in 87 comuni per un totale di 2649 posti letto. Catania dà alloggio a 25  di questi enti e Palermo 24. Ad essere ospitati sono prevalentemente anziani (2281), ma anche minori (203), disabili (55), donne in difficoltà (42). Al 2016 solo 3 istituti risultavano privatizzati.

Intanto nel complicato mondo socio-assistenziale siciliano in cui non si trovano con facilità risposte certe, un po’ a sorpresa, c’è la storia di una ripartenza che merita di essere raccontata. È quella del “Collegio di Maria” di Cinisi.

A ottobre del 2017, al termine di una serie di difficoltà di non poco conto, era arrivata la sospensione delle attività della comunità alloggio per minori. A febbraio, con la nomina del nuovo commissario Giovanni Del Bosco, funzionario regionale, si riapre lo scenario attraverso una fitta ed intense rete di interlocuzioni con il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia di via Trinacria a Palermo.

Da pochi giorni infine è stata riattivata una delle due comunità alloggio per minori. Soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario Giovanni Del Bosco: “Voglio ringraziare l’assessore Mariella Ippolito il sindaco di Cinisi Gianni Palazzolo, e gli uffici che hanno collaborato pienamente a questa idea. Grazie all’interesse che hanno mostrato nei nostri confronti oggi possiamo ripartire con le attività”. Del Bosco poi continua: “Per noi questo è solo l’inizio verso una fase di rilancio in un momento in cui gli enti di assistenza e beneficenza conoscono una pagina difficile di transizione”.

A breve sarà avviata a Cinisi anche una casa di riposo per anziani da 24 posti.

Nella speranza che questo possa essere il viatico per gli enti ancora “sott’acqua”, chiamati a far fronte alle difficoltà.

 

 

 

 

 

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