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Unicredit: il “Pegno” agli austriaci di Dorotheum. In Sicilia 52 dipendenti

venerdì 15 Giugno 2018
credito su pegno

Continueranno a lavorare in Sicilia i 52 dipendenti siciliani del Credito su Pegno di Unicredit, ma sotto un altro proprietario, gli austriaci di Dorotheum che controllano la neonata società Custodia Valore – Credito su Pegno srl. Il trasferimento del ramo d’azienda è stato firmato il 12 giugno a Milano.

L’operazione ha visto da sempre la contrarietà delle organizzazioni sindacali perchè, secondo loro, il Credito su Pegno è un’attività altamente redditizia e a rischio zero (nel comparto esistono sofferenze) e per le preoccupazioni che suscitava la cessione di un’attività a grande valenza sociale. Spesso, infatti, il pegno rappresenta l’ultimo baluardo prima del ricorso all’usura in caso di difficoltà economiche soprattutto in alcune aree di questo Paese.

I sindacati comunque esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto che, anche se ha visto  l’ennesima dismissione di attività con conseguente uscita di lavoratori dal Gruppo Unicredit, ha posto tutte le più opportune garanzie per i  lavoratori che potranno iniziare nel modo più sereno possibile il nuovo rapporto di lavoro. Per quanto riguarda le garanzie occupazionali è stato previsto un periodo di efficacia di cinque anni, anche nel caso di chiusura di uno sportello per motivi commerciali. Garanzie che comunque non mettono al riparo eventuali riflessi negativi per il personale in esubero per quanto riguarda la mobilità.

Per il tutto il personale della newco, presente e futuro, l’area contrattuale sarà quella del credito con conseguente iscrizione all’ABI. “Parliamo di 35 agenzie in Italia e di oltre  188 risorse (compresi 23 neoassunti) – affermano Giuseppe Angelini (FABI), Gabriele Urzì (FIRST Cisl), Francesco Re (Fisac Cgil), Salvatore Li Castri (UILCA) e Giuseppe Di Giacinto (Unisin) – di cui 52 in Sicilia (compresi 6 neoassunti)  e ben 25 a Palermo, che grazie all’accordo sottoscritto godranno di tutte le garanzie economiche, normative ed occupazionali del caso con la precisazione che la nuova società, per il tramite dei suoi vertici, si è impegnata a valorizzare il particolare know how e le professionalità delle risorse interessate”.

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