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Venti di guerra? Arrivati a Sigonella i nuovi super droni Nato

sabato 18 Gennaio 2020
RQ-4D Global Hawk
RQ-4D Global Hawk

Consegnati a Sigonella due dei primi cinque velivoli a pilotaggio remoto denominati RQ-4D Global Hawk che consentiranno al sistema di raccogliere immagini e informazioni per la sorveglianza dell’intera area del Mediterraneo, l’Africa e il medio Oriente.

I droni spia Nato, che dovevano arrivare nella prima metà del 2020,  pesano oltre 14 tonnellate ed hanno un’apertura alare pari a 14 metri, possono volare ad altissima quota per trenta ore consecutive coprendo 22 mila chilometri in una sola missione in condizioni ottimali.

La consegna è avvenuta il 17 gennaio durante la cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’Alliance Ground Surveillance, il nuovo sistema di sorveglianza super tecnologico della Nato, la quale ha il suo quartier generale nella base di Sigonella.

Il progetto Ags, a cui partecipano 15 diversi Paesi, compreso l’Italia, era stato avviato nel 2009,  ma reso operativo solo da alcune settimane e la Nato lo considera di importanza “vitale” per le sue operazioni e missioni.

Alla cerimonia, infatti, erano presenti i vertici politici e militari dell’Alleanza, tra cui il segretario generale Jens Stoltenberg e, per l’Italia, il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, in sostituzione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il quale ha detto che”l’Alleanza acquisisce uno strumento di sorveglianza utile per rafforzare efficacemente le capacità di difesa ed in grado di fornire un aiuto concreto ai comandanti di tutti i Paesi della Nato, dotandoli di una fonte di preziose informazioni a supporto dell’attività operativa sul ‘fronte Sud’ , certamente cruciale per l’Europa e per la stessa Nato alla luce delle complesse e multiformi sfide che da tale area possono promanare».

Il sistema di questi aeroplani – ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg – può aiutarci nelle missioni contro il terrorismo internazionale e può aiutarci a dare aiuto umanitario e sostegno dopo disastri naturali. Sono i 29 alleati che decidono come usare questa capacità. Siamo molto grati per il sostegno all’Italia, nazione ospitante”.

Il Comitato No Muos-No di Sigonella, che da anni lotta contro il sistema di comunicazioni satellitari militari Usa,  ha protestato non solo contro la presenza della base e dei nuovi droni ma anche contro la scelta di inaugurarli proprio nel ventinovesimo anniversario dell’inizio della prima guerra in Iraq “è un macabro avvertimento di come gli Usa e la Nato stanno utilizzando ed utilizzeranno sempre più la Sicilia – ha scritto il comitato in una nota di protesta – l’assassinio del generale iraniano Soleimani in Iraq rischia di innescare una nuova micidiale spirale di guerra dal Medioriente alla Libia.- concludendo che” Occorre uscire dalla spirale che la guerra totale e il militarismo innescano a favore di interessi geopolitici ed economici di grandi potenze e di immensi interessi capitalistici. Non è più accettabile che tutto questo prosegua! Azione Civile sosterrà ogni voce contro la guerra e i giochi di potere di ”politici” inginocchiati ad interessi economici crudeli e criminali”.

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