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Vertenza Ksm: si temono scioperi e disagi negli aeroporti di Palermo e Trapani

domenica 10 Giugno 2018
ksm

E’ incandescente la situazione tra le guardie giurate addette ai controlli e l’azienda per la quale lavorano, la Ksm, che gestisce il servizio di vigilanza e controllo presso gli aeroporti di Palermo Punta Raisi, Falcone e Borsellino, e di Trapani Birgi, Vincenzo Florio. In entrambi il personale è sul piede di guerra, pronto a ricorrere allo sciopero e a tutte le forme di protesta possibili per ottenere alcune indennità previste sulla base di accordi pregressi e che da qualche mese la società, in maniera unilaterale, non ha più riconosciuto. Il rischio, quindi, che l’operatività dei due scali possa essere fortemente compromessa è molto alto. Un pericolo da scongiurare soprattutto con l’avvio della stagione estiva. Per questo la Prefettura ha ritenuto opportuno convocare per mercoledì 13 giugno un vertice tra la Ksm e le organizzazioni sindacali nel tentativo di comporre la frattura e riportare tutto alla normalità.

La vertenza si trascina ormai da qualche settimana e già ha avuto, in diverse occasioni, ripercussioni negative per i passeggeri. “Accogliamo la convocazione della Prefettura, speranzosi che Ksm possa tornare indietro dalle scelte spregiudicate e unilaterali”, dichiarano Monja Caiolo e Salvo Leonardi segretari generali della Filcams Cgil Palermo e Sicilia. “I tagli delle indennità alle GPG sono tradotti in tagli di pezzi di salario non indifferenti – aggiungono – le indennità sono frutto di accordi passati che il sindacato aveva contrattato. Siamo molto preoccupati soprattutto in ambito aeroportuale dove la particolarità del servizio e del sito operativo richiedono massima attenzione anche per l’intera sicurezza nazionale, la perdita di salario, per una guardia giurata è superiore alle 200 euro mensili, in una media di stipendio poco superiore ai 1000 euro”.

La Filcams Cgil richiama anche l’attenzione della società che gestisce lo scalo di Palermo. “Nelle scorse settimane – concludono – abbiamo chiesto l’intervento della Gesap nella qualità di committente del servizio senza alcun riscontro. Senza una soluzione positiva dopo il tavolo prefettizio saremo costretti a proseguire la vertenza con il blocco del lavoro straordinario e la proclamazione di uno sciopero”.

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