Tutto pronto per gli esercizi spirituali con padre Ermes Ronchi: un incontro che radunerà i fedeli del territorio presso la Parrocchia Maria SS delle Grazie a Villagrazia di Carini. L’appuntamento avrà luogo da giovedì 31 marzo fino al 2 aprile alle ore 21.
Padre Ronchi, infatti, sarà ospite per questi tre giorni di Don Angelo Inzerillo, moderatore dell’unità pastorale di Carini, e si riunirà con la comunità del territorio in un momento intenso di meditazioni e di preghiere in un’atmosfera di raccoglimento e di silenzio.
Padre Ermes Ronchi Nasce nel 1947 a Racchiuso di Attimis in Friuli, in provincia di Udine. Già a 18 anni mentre studia per diventare frate, fa incontri importanti che segnano la sua vita: Giovanni Vannucci, presbitero e teologo, anche lui dell’Ordine dei Servi di Maria, e poi David Maria Turoldo. Questi due uomini segnano la sua vita e formazione. Diventa sacerdote, si laurea in teologia a Roma in Storia delle religioni con la specializzazione in Antropologia Culturale. Completa gli studi a Parigi sia alla Sorbona che all’Institut Catholique.
Nel suo CV troviamo tanti incarichi ed impegni svolti. Per riprenderne alcuni: nel 2016 predica gli Esercizi Spirituali al Papa e alla Curia Romana. Vive nel Convento di Santa Maria del Cengio, ad Isola Vicentina(VI) dove insieme ad alcuni laici promuove la spiritualità e la riflessione su temi di attualità. E’ autore di numerosi libri biblici e spirituali e collaborare con alcune testate giornalistiche tra cui Avvenire.
Don Angelo Inzerillo invia un messaggio alla comunità in vista degli incontri spirituali: “Possiate fare una bella esperienza spirituale”. E aggiunge: “La fede, come dono che va coltivato, esige costanza e nutrimento come la pianta per vivere necessita dell’aria e dell’acqua”. “Come faceva Gesù ad approcciarsi a questi personaggi, con quale arte riusciva a conquistare la loro attenzione e i loro cuori ? Scopriamolo insieme partecipando agli esercizi spirituali che il Padre Ermes Ronchi terrà nella Chiesa grande di Villagrazia i giorni 31 marzo 1 e 2 aprile alle ore 21:00”.
Di seguito la sua predica.
“Chi ha una fede viva non può stare con le mani in mano, distaccato dai problemi degli uomini e del mondo. Camminiamo dentro la storia e in essa viviamo le nostre vite che oggi, in un mondo totalmente globalizzato, risultano legate a quelle dei nostri fratelli sparsi in ogni parte del globo. Le necessità e le sofferenze degli altri sono anche le nostre”.
“Una fede intensa richiede di attivarsi con la preghiera e con le opere. Gesù stesso nell’ora dell’ultima Cena, si alza da tavola, depone le vesti, prende un asciugatoio e lava i piedi ai suoi discepoli. Egli passa dalla celebrazione dei Santi Misteri del suo Corpo e del suo Sangue al servizio della sua Comunità”.
“Scendere nel mondo del servizio non è abbandonare Dio trovato nella preghiera, ma è incontrarlo diversamente, scoprendolo nel volto del povero e del bisognoso: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25, 37-40)”.
“I vangeli ci raccontano che anche Gesù, nella sua esistenza terrena fece, molti incontri: Zaccheo, la samaritana, il giovane ricco, la donna che gli lava i piedi, Nicodemo e tanti altri”.