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Vini Doc Sicilia sempre più tracciati: i contrassegni di Stato come garanzia CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 15 Novembre 2021

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I vini Doc Sicilia saranno sempre più tracciati e garantiti: infatti, dal primo gennaio 2022 i prodotti, per essere immessi in commercio, dovranno essere muniti dei contrassegni di Stato, la cui gestione è a cura dell’Istituto regionale del vino e dell’Olio (Irvo), l’organismo di controllo e di certificazione della DOC Sicilia.

Il nuovo sistema di tracciabilità è stato presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla, a Palazzo d’Orléans, insieme al direttore dell’ Irvo, Gaetano Aprile, e al presidente del Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, Antonio Rallo.

La certificazione del vino siciliano Doc è un passo avanti in termini di garanzia e sicurezza e deve avere la firma della nostra Regione – ha detto l’assessore Scilla –  Con questo contrassegno, che accompagnerà ogni singola bottiglia, garantiamo la qualità a tutela del produttore e del consumatore. Il governo Musumeci ha fatto una scelta importante, rimettendo in moto l’Irvo e oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, a sottolineare il risultato del lavoro egregio fatto dal Consorzio, in piena sinergia con la visione del governo regionale e con il lavoro dell’istituto.  La certificazione di qualità – prosegue l’esponente del governo Musumeci  – è un aspetto sul quale punta tanto il governo Musumeci, l’agroalimentare motore dell’economia vera”.

L’Irvo si occuperà della gestione dei contrassegni: dagli ordinativi alle attività di magazzino fino alla distribuzione agli imbottigliatori con la registrazione dei movimenti. L’istituto rappresenta, inoltre, l’unico ente pubblico regionale con la funzione di organismo di controllo riconosciuto da Accredia, ente nazionale per l’accreditamento, che si occupa del controllo e della certificazione, oltre che per Doc Sicilia, anche per Dop e Igp.

“La Doc Sicilia rappresenta – dichiara il direttore dell’Irvo, Gaetano Aprile – quasi l’86% del prodotto imbottigliato certificato della Sicilia e ha 491 imbottigliatori: questi numeri rendono l’idea di come la gestione dei contrassegni rappresenti una sfida complessa che il nostro istituto è pronto ad affrontare. Per andare incontro alle esigenze del settore servirà non solo un numero elevato di fascette ma bisognerà garantire anche tempi rapidi nella distribuzione”.

La scelta del nostro Consorzio – sottolinea il presidente, Antonio Rallo – è un passaggio importante e completa un percorso che consentirà di tracciare tutte le fasi della vita delle nostre produzioni. Del resto, la continua crescita della produzione di bottiglie Doc Sicilia, vendute in Europa e nel mondo, se da un lato rappresenta un successo che premia il lavoro delle aziende vitivinicole dell’isola, dall’altro non deve esporre al rischio di contraffazioni i consumatori ed ad un conseguente danno economico e d’immagine i produttori”.

L’Istituto regionale del vino e dell’olio ha implementato, nel portale informatico dedicato ai controlli e alle certificazioni, una sezione per i contrassegni all’interno della quale le ditte potranno effettuare richieste di fascette e saranno registrate cronologicamente tutti i relativi movimenti di carico e scarico.

Passando alle caratteristiche, i contrassegni di Stato della DOC Sicilia, chiamati comunemente “fascette“, sono obbligatori per i vini a DOCG, mentre per i vini a DOC è facoltativo: sistema di tracciabilità alternativo è il numero di lotto, che però presenta meno garanzie. Le fascette sono stampate dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, utilizzano particolari sistemi di sicurezza  che certificano l’autenticità del prodotto e contengono sistemi anticontraffazione visibili e invisibili con tracciabilità gestita da banche dati. Sono forniti da una indicazione di serie alfanumerica e di un numero di identificazione progressivo che identifica ogni singola bottiglia immessa nel mercato del consumo. Dunque, le fascette contengono elementi a tutela di tracciabilità e anticontraffazione dei vini a denominazione.

Entrando nel dettaglio, un contrassegno viene realizzato con specifiche tecniche di stampa di sicurezza, tra cui l’utilizzo di carta filigranata e l’impiego di inchiostri fluorescenti, poi ogni contrassegno è unico in quanto dotato di un sistema di codifica univoco composto da un seriale, un codice di controllo e un datamatrix per la lettura tramite dispositivi automatici e l’interazione con l’app Trust Your Wine. Le fascette vengono applicate sui sistemi di chiusura delle bottiglie in modo da impedirne il riutilizzo.

La gestione del sistema dei contrassegni in capo all’Irvo sarà realizzata tramite un’apposita piattaforma informatica, progettata da Canino Srl SB. All’interno della piattaforma è stata implementata una sezione specifica dedicata alla gestione dei contrassegni. Tramite il portale, le ditte effettueranno le richieste di fascette e vi saranno registrate cronologicamente tutte le relative movimentazioni di carico e scarico.

 

 

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