“I livelli di smog registrati dalle centraline della Rap nelle zone della Ztl certificano il fallimento totale di un provvedimento assassino per l’economia del centro storico di Palermo. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Orlando ha sempre sbandierato fantomatici benefici per l’ambiente, in realtà inesistenti, e nel frattempo fa cassa sulla pelle dei cittadini palermitani”.
Lo dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale enti locali del partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando i dati sull’inquinamento nell’area della zona a traffico limitato snocciolati da Giovanni Felice, presidente di Confimprese.
“La zona a traffico limitato, per come è stata concepita – dice Gelarda – non si è rivelata soltanto un provvedimento insulso, nel senso di inconsistente, insignificante, ma qualcosa di molto più grave che per nulla ha inciso sulla qualità dell’aria a Palermo. La Ztl è stata, questo sì, una sciagura per il tessuto produttivo di una vastissima zona del centro storico, a partire da via Roma, passando per via Bandiera e via Sant’Agostino, dove si sono abbassate tantissime saracinesche. Una delle ultime in ordine di tempo, la confetteria di piazza Cassa di Risparmio, storica insegna dal 1940 che ha deciso di traslocare l’attività per rilanciarsi fuori dalla Ztl”.
“Ai palermitani – continua Gelarda -però la zona a traffico limitato ad una cosa è servita, fare chiarezza sulla differenza tra una tassa, che offre ipotetici servizi in cambio di una somma di denaro, è un balzello di tipo medievale, qual è appunto la Ztl. Paghi una tassa, non hai nulla in cambio. Anzi peggio: paghi una tassa e in cambio hai un danno, sia ambientale che economico.
“E dal momento che al peggio non c’è mai fine – aggiunge ancora l’esponente della Lega – colui che qualche anno fa lanciò la Ztl, l’allora assessore alla Mobilità Giusto Catania, visto l’ottimo risultato raggiunto oggi torna in cabina di comando pronto a confezionare chissà quanti altri danni alla città di Palermo. Eccoli, i pupilli di Orlando, un sindaco in caduta libera. Sarà anche per questo che ha appena nominato una giornalista tedesca per rilanciargli l’immagine all’estero, pagata con i soldi dei palermitani: prepararsi il terreno il più lontano possibile, visto che a Palermo ormai riscuote scarsissimo consenso. Magari – conclude Gelarda – per diventare il sindaco di qualche fortunatissima città della Germania”.