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Armao contro Faraone: “Dissennato il suo attacco all’Autonomia”

mercoledì 8 Novembre 2017
ARMAO

Tempi strettissimi quelli che rivendica l’assessore designato all’economia del centrodestra Gaetano Armao che ha incontrato oggi i giornalisti in conferenza stampa: “Dobbiamo riaprire un negoziato leale con lo Stato, partendo non da quello che ha fatto Crocetta, che andrebbe cancellato, ma dalle prerogative finanziare che lo Statuto riconosce alla Sicilia. La gestione Faraone-Baccei (assessore uscente all’Economia del Governo Crocetta, ndr) è la principale responsabile del disastro finanziario della Regione”.

La corsa contro il tempo passa peraltro dalla proclamazione degli eletti, circa dieci giorni dal voto, dall’insediamento del nuovo Parlamento e da un voto di Aula che si preannuncia complesso da realizzare  e mettere a punto in tempi brevi. Quasi scontato il ricorso all’esercizio provvisorio entro dicembre.

Per Armao bisogna ripartire da una considerazione piena e adeguata, dello Statuto siciliano, anche all’interno di opportune verifiche  e necessari adattamenti: “Lo statuto va adeguato ma il suo rispetto è fondamentale. Solo qualche voce politicamente dissennata – penso a Faraone -, pensa sia opportuno eliminare l’autonomia speciale, mentre altre regioni italiane la vogliano. Sarebbe folle”. 

Per Armao le rinunce fatte attraverso gli accordi sottoscritti da Crocetta hanno compromesso di molto il quadro: “i margini di manovra sono strettissimi – ha spiegato – . E’ necessaria un’operazione verità sui conti della Regione. Noi presteremo massima attenzione ai conti perché vogliamo una Regione con carte e conti in regola. Senza non si ha nessuna credibilità e in questi anni la Regione l’ha persa”.

Armao ha infine valutato positivamente l’apporto dato dal suo movimento all’affermazione del centrodestra in Sicilia: “Abbiamo conseguito un risultato importante, oltre 20mila voti con un radicalmente del movimento in tutta l’Isola. Il nostro obiettivo è riscattare e rilanciare la Sicilia con un riconoscimento pieno dei diritti dei siciliani. La pietra angolare resta lo Statuto, che è centrale ma di cui si è parlato poco in questa campagna elettorale”.

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