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Messina, il Conservatorio Corelli si rifa’ il “look” tra nuova sede e programmi internazionali

mercoledì 27 Settembre 2017

Le idee oltre i luoghi comuni delle difficoltà del tempo e una nuova casa” da cui costruire le fondamenta del futuro.

Si prevede, sulla base di un ampio programma e di diverse iniziative, un autunno di rilievo ed ancor piu’ un 2018 di alto livello per il Conservatorio A. Corelli di Messina, che dalla sua nuova sede di viale Motta dà il via a una serie di appuntamenti di rilievo anche internazionale.

A presentare il programma dei prossimi mesi, il presidente Giuseppe Ministeri, la cui parola d’ordine e’ quella di “far crescere il Conservatorio ampliando gli orizzonti dei programmi“. “Non si può più pensare solo a livello locale o nazionale – evidenzia Ministeri – nel contesto attuale lo sguardo deve andare oltre, abbracciando un orizzonte più ampio. Ed e’ in questa direzione che vogliamo lavorare“.

E tra i 6000 metri quadrati della nuova sede del Conservatorio si punta proprio ad un percorso a largo raggio, ambizioso ma al contempo con i piedi ben piantati per terra. Studenti e docenti, ognuno e’ pronto a fare la propria parte con spirito di abnegazione e volontà di far bene.

La cosa bella di questa nuova sede sono gli spazi – ha spiegato il presidente Ministeri – Prima c’era un muro bruttissimo, ­in stato di evidente abbandono, lo abbiamo sistemato e abbiamo incaricato gli studenti, sia del Conservatorio che del Quasimodo, di valorizzarlo. L’idea è di combattere il degrado attraverso l’arte“.

L’opera, intitolata “Presidio di Arte Urbana” verrà presentata nel mese di ottobre. In programma, sempre nell’ambito del rinnovamento dei locali, c’è anche l’inaugurazione della biblioteca, che avverrà tra novembre e dicembre.

Sul piano delle collaborazioni istituzionali le novità sono tante. ” Insieme al nuovo direttore dell’INPS di Messina, Marcello Mastrojeni – ha affermato Ministeri – si è deciso di intraprendere una serie di iniziative culturali, portando la musica anche nei luoghi della burocrazia“. Un segno distintivo del vento che cambia e di una cultura musicale che non ha voglia di fermarsi neppure al cospetto dei luoghi tradizionalmente più impegnativi o più distanti dall’arte.

L’idea è quella di trasformare, per qualche ora, un posto che si è soliti attraversare con scarsa attenzione e solo per questioni burocratiche in qualcosa di diverso. Valorizzare gli spazi di un palazzo importante della città, organizzando qualche concerto al suo interno.

In cantiere, poi, un protocollo d’intesa con il Comune di Barcellona P.G., importante centro della provincia messinese, da cui provengono, tra l’altro, molti degli studenti e dei docenti del Conservatorio. Dopo il successo del concerto di Natale dello scorso anno, si vuole andare oltre eventi sporadici per creare una sinergia produttiva e continuativa tra le due realtà.

Su uno spazio ancora più ampio si colloca, inoltre, l’adesione alla Rete musicale siciliana: progetto ideato dall’Orchestra Sinfonica Siciliana, che verrà presentato lunedì 25 settembre a Palermo, e vede coinvolti tutti licei musicali e i conservatori dell’isola.

Una forte spinta è stata data, nell’ultimo anno, anche al piano delle collaborazioni e degli scambi internazionali. Sul fronte Erasmus si sono fatti grandi progressi. Si è arrivati, infatti, a portare all’estero dieci studenti dell’Istituto, numero che non era mai stato raggiunto fino a questo momento. Molti degli studenti Erasmus in uscita si trovano attualmente in Belgio, a Bruxelles e Namur, dove i rappresentanti dell’Istituto si recheranno per visitare le istituzioni ospitanti e partecipare a una serie di incontri con i colleghi belgi. A ottobre, il Conservatorio dovrebbe inoltre ospitare, per la prima volta, uno studente cinese.

Nei prossimi mesi, l’Istituto Corelli parteciperà, tra le altre cose, a diversi incontri internazionali. A novembre sarà a Zagabria per il Congresso dell’Associazione Europea dei Conservatori, che comprende tutte le istituzioni musicali europee, e in India, dove, nell’ambito di un progetto del Miur(Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e del Ministero degli Esteri, una delegazione presenterà i programmi e le iniziative dell’Istituto per attrarre a sé sia studenti che investitori stranieri.

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