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Sanità. Cheratocono, a Messina nuovi strumenti per il trapianto di cornea

sabato 23 Dicembre 2017

MESSINA. Si apre una nuova era per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” sul fronte dei trapianti. Nei giorni scorsi, infatti, è stato eseguito un trapianto di cornea in un paziente di giovane età affetto da cheratocono. L’equipe che ha effettuato l’intervento è stata guidata dal Prof. Pasquale Aragona e dal Dott. Alessandro Meduri.

Da sx il Prof. Aragona e il Dott. Meduri

Da diversi anni, presso la struttura ospedaliera era possibile eseguire gli espianti, ma le cornee dovevano essere inviate presso altri centri specializzati, dove veniva effettuato il trapianto. Adesso, invece, i medici del Policlinico sono in grado di completare l’intero ciclo. Tutto ciò, grazie all’acquisto di nuove attrezzature chirurgiche (in particolare, di un super microscopio) e alla specializzazione dell’equipe del Prof. Aragona e del Dott. Meduri che, oggi, rappresenta un punto di riferimento per in questo settore, visto che segue i trend più evoluti della chirurgia corneale. Il prof. Meduri, tra l’altro, è stato recentemente visiting professor alla prestigiosa The State University di New York.

Oggi, con sempre maggiore evidenza, quella universitario-ospedaliera rappresenta l’azienda con maggiori potenzialità operative sia nel campo della trapiantologia corneale che dei prelievi multiorgano, in uno scenario in cui proprio la donazione multiorgano è, da qualche anno, riconosciuta dall’Assessorato regionale alla Salute come priorità tra le attività aziendali.

Ospedale Policlinico Messina

L’Azienda Ospedaliera per la presenza di Rianimazione, Stroke Unit, Neurochirurgia e specialità affini rappresenta la sede naturale in cui sia più alta la possibilità di riscontro delle condizioni di morte cerebrale. L’elevato ritmo di funzionamento dell’aziende consente di prevedere, al livello teorico, una maggiore disponibilità di potenziali donatori di cornee e tessuti. E ormai riconosciuto in tutti gli ambiti scientifici, tra l’altro, che il numero di donazioni può essere considerato un efficace parametro di valutazione del buon funzionamento di una struttura ospedaliera.

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