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Trapani Birgi: crescono i timori sul futuro dell’aeroporto

domenica 8 Luglio 2018
aeroporto trapani birgi
Aeroporto Trapani Birgi

Crescono i timori per il futuro dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, uno dei principali volani dello sviluppo turistico e commerciale di tutto il territorio.

L’assemblea di Airgest, la società che gestisce lo scalo, doveva riunirsi il 5 luglio scorso per approvare il bilancio e procedere alla ricapitalizzazione, ma la convocazione è saltata. La Regione Siciliana, che detiene il 99% delle quote azionarie, ha chiesto un rinvio perché non ha ancora le idee chiare su quale sia la direzione giusta sulla quale virare. Tradotto in parole semplici questo vuol dire che ci sono dubbi sulla linea politica da seguire, nonché sulla disponibilità delle risorse necessarie.

L’approvazione del bilancio e la ricapitalizzazione rappresentano un passaggio decisivo e molto atteso, indispensabile per far uscire lo scalo dalle difficili e pericolose condizioni nelle quali si trova ormai da mesi. Condizioni che rischiano di farlo precipitare definitivamente verso il fallimento. Il progressivo abbandono da parte di Ryanair, in seguito allo stop subito dal bando sul co-marketing, ha determinato una sensibile riduzione dei collegamenti e quindi del traffico, soprattutto di quello in entrata.

Il rinvio dell’assemblea, ovviamente, peggiora le cose. “Questa situazione di stallo, unitamente alla riduzione del numero dei voli e di conseguenza dei passeggeri – dichiara il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno crea grande preoccupazione. Se a tutto ciò aggiungiamo che non è ancora definita la gara per l’individuazione del nuovo vettore aereo che dovrà assicurare i voli per le prossime stagioni, è evidente che siamo di fronte a una reale emergenza”. I tempi, infatti, sono così lunghi da compromettere sia la prossima stagione invernale che quella estiva 2019.

Più volte i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, nel corso degli ultimi mesi, hanno lanciato l’allarme sulle ricadute negative che tutto questo avrebbe avuto per l’economia locale. L’avvento del nuovo governo regionale e lo spoil system messo in atto dal nuovo governatore, che ha determinato a febbraio il cambio al vertice dell’Airgest, lasciavano presagire un deciso cambio di rotta che però al momento non c’è stato.

La preoccupazione è stata rilanciata dall’onorevole Baldo Gucciardi, parlamentare regionale del Pd: “Il governo Musumeci – ha detto – si assuma la responsabilità di determinare un disastro nelle attività ricettive e nello sviluppo economico del territorio, poiché evidentemente è questo che si profila essendo compromessa, ormai, anche la stagione 2018”.

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